L’allevamento dei bovini al pascolo rappresenta una scelta sempre più frequente degli allevatori italiani, specie perché presenta una serie di importanti vantaggi.
Tuttavia, questa tipologia di allevamento non è così diffusa come si potrebbe pensare. Perché sì, è vero che i bovini per loro natura pascolano e vivono all’aperto, ma gli allevamenti industriali in stalla negli ultimi decenni hanno letteralmente soppiantato l’allevamento dei bovini al pascolo, perché assicuravano una produttività maggiore.
Oggi però tanti allevatori si chiedono se il pascolo possa rappresentare una scelta migliore per il benessere degli animali e per la qualità del prodotto. Quando è consigliabile preferire l’allevamento al pascolo? Come valutare se è la soluzione ideale per il proprio allevamento? In questo articolo scopriremo quali sono le caratteristiche, i vantaggi e gli svantaggi di questa tipologia di allevamento per i bovini.
Differenza tra allevamento in stalla e allevamento di bovini al pascolo
Cominciamo con una differenziazione importante, che può far comprendere meglio quali siano effettivamente i vantaggi e gli svantaggi di ogni soluzione: quella tra l’allevamento in stalla e quello al pascolo.
L’allevamento in stalla
L’allevamento dei bovini in stalla prevede che gli animali vivano in strutture chiuse o semichiuse, che possono accogliere un certo numero di capi. La stalla può essere organizzata in modi diversi, ma in generale devono essere presenti due aree essenziali: una in cui gli animali possano mangiare e un’altra in cui possano riposare.
Il vantaggio di questa soluzione sta principalmente nel fatto che gli animali vengono controllati molte volte al giorno: dunque, qualsiasi problema di salute viene rilevato tempestivamente e l’allevatore può intervenire. Tuttavia, gli animali hanno scarsa possibilità di movimento e vivono a stretto contatto passando poche ore all’aperto.
L’allevamento dei bovini al pascolo
L’allevamento dei bovini al pascolo, come si intuisce dal nome, avviene invece prevalentemente all’aperto. In questo caso, l’animale viene lasciato vivere allo stato brado per gran parte del periodo di allevamento: ciò, naturalmente, gli consente una grande libertà di movimento. L’alimentazione è prevalentemente fornita dal pascolo ma, essendo questa meno nutriente di una dieta più studiata e integrata con mangimi specifici che forniscano tutte le giuste componenti nutritive, la conseguenza sono dei cicli produttivi molto più dilatati nel tempo.
Quando manca il pascolo, perché fa troppo caldo o troppo freddo, l’allevatore interviene con del mangime integrativo, di solito fieno oppure granaglie. Inoltre, solitamente gli animali hanno a disposizione anche delle strutture aperte o semiaperte dove riposare e, nei mesi più freddi, vengono riportati in stalla.
Ti interessa approfondire anche altri aspetti dell’allevamento dei bovini? Ti suggeriamo qualche altro articolo:
· Identificazione bovini: scopri la procedura regolata per legge
· Parto bovino: quali sono gli strumenti necessari?
· Cura degli zoccoli dei bovini: consigli per trattamenti professionali
Unisciti al
Canale degli Allevatori
su WhatsApp
Allevamento dei bovini al pascolo: vantaggi e svantaggi
Nonostante presenti molti e indubbi vantaggi, prima di prendere in considerazione la scelta di allevare i bovini al pascolo è bene conoscere quali sono le implicazioni di questa soluzione. La cosa fondamentale, per poter fare la scelta migliore, è conoscere bene le caratteristiche degli animali e del territorio in cui vivono.
Vantaggi dell’allevamento al pascolo
Innanzitutto, è bene sottolineare che per poter sviluppare un allevamento al pascolo è indispensabile avere ampi spazi a disposizione, da delimitare con apposite recinzioni elettrificate per garantire il contenimento della mandria.
Fatta questa premessa, ecco quali sono i principali vantaggi di questa scelta:
· Riduzione dei costi alimentari. Gli animali hanno a disposizione un’erba di quantità e valore nutrizionale comunque buoni e, quindi, l’integrazione a base di mangime sarà necessaria in misura decisamente ridotta;
· Miglioramento della salute e del benessere animale. Si assiste a una riduzione della mortalità e di alcune patologie (in particolare zoppia, problemi articolari, infezioni batteriche e mastite);
· Miglioramento delle funzioni fisiologiche degli animali e maggiore sviluppo muscolo-scheletrico, condizione rintracciabile soprattutto negli animali in crescita.
Svantaggi dell’allevamento al pascolo
Come ogni soluzione, anche la scelta dell’allevamento dei bovini al pascolo presenta alcuni svantaggi che l’allevatore deve necessariamente prendere in considerazione.
La maggiore controindicazione dell’allevamento al pascolo consiste in uno scarso controllo sugli animali, sia sulla reale assunzione giornaliera di mangime sia sulle condizioni di salute del bestiame, controllo che invece è molto puntuale e tempestivo nell’allevamento in stalla.
Conclusione
L’allevamento dei bovini al pascolo rappresenta dunque una scelta interessante per l’allevatore che vuole offrire ai propri animali un maggiore benessere, ma anche avere un risparmio economico e una carne o del latte di qualità elevata. Tuttavia, si tratta di una tipologia di allevamento che non è attuabile dappertutto e in tutte le condizioni: è sempre necessario valutare attentamente il proprio caso e le proprie esigenze.
Dairy-market, per far fronte ai principali bisogni degli allevatori e aiutarli ad avere un ottimo controllo dell’allevamento senza rinunciare al benessere degli animali, offre un ampio catalogo di attrezzatura zootecnica per bovini: dai prodotti per la cura dell’animale, a quelli per la loro identificazione, allattamento, somministrazione dei mangimi e qualsiasi altro aspetto.
Se desideri avere un consiglio e conoscere alcuni strumenti che ti saranno utili nell’allevamento dei bovini al pascolo, contattaci: il team di esperti dairy-market è a tua disposizione per darti tutte le informazioni di cui hai bisogno.